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Divise per il Triathlon: il giusto abbigliamento per i diversi i tipi di competizione

Anche in Italia la passione per il triathlon è in continua ascesa. Sempre di più sono gli sportivi che si cimentano con questa disciplina, diventata olimpica nel 2000, che mette insieme nuoto, ciclismo e corsa. Questo sport molto impegnativo, infatti, non solo porta grandi benefici dal punto di vista fisico, assicurando un allenamento organico di tutto il corpo, ma garantisce notevoli benefici dal punto di vista mentale, permettendo di fortificare il carattere e l’autostima.

Esistono diverse tipologie di gara di Triathlon, che si differenziano in base alle distanze da percorrere: si va dallo sprint, la più breve e la più praticata, fino al super lungo, il mitico Ironman, la più celebre e la più probante.

Per chi si avvicina a questo sport è importante capire quale sia il tipo di equipaggiamento necessario: di seguito ci soffermiamo sul tipo di divisa da triathlon da adottare nelle diverse tipologie di gara.

Il Body

Il capo di abbigliamento basilare per una gara di Triathlon è solitamente costituito da un tipo di Body, pensato in maniera specifica per questo sport, che è in grado di adattarsi bene alle tre fasi della gara. Questa tuta intera, solitamente in lycra, presenta infatti al suo interno un fondello, simile a quello dei pantaloncini per ciclismo ma di solito più contenuto, per essere meno ingombrante durante la fase di corsa, e più sottile, per potersi asciugare più velocemente dopo la fase di nuoto. Spesso chi preferisce un capo meno aderente opta per un completo spezzato formato da una canotta e da pantaloncini che presentano un fondello con caratteristiche simili a quelle sopra indicate. Una divisa formata da parti divise può essere più comoda per le gare a lunga distanza.

Il body deve presentare caratteristiche di particolare comfort e traspirabilità, perché deve restare a contatto con la pelle dell’atleta per tutta la durata della gara e deve adattarsi ai differenti gesti atletici richiesti durante le diverse fasi della competizione. Per questo è importante scegliere body che abbiano tagli ergonomici e tessuti evoluti.

Anche il disegno interno del fondello è molto importante per il comfort, l’assenza di cuciture a contatto con la pelle diminuisce gli attriti e previene le irritazioni

È importante informarsi sulle condizioni atmosferiche della gara. Per esempio in una giornata con temperature alte le proprietà di traspirabilità risultano particolarmente importanti.

Diversi parametri vanno poi considerati in base al tipo di gara che si andrà ad affrontare. Per quanto riguarda la vestibilità per gare più corte come sprint e olimpici sono più adatti body con un taglio più accollato e che fasciano maggiormente l’atleta. Mentre quelli meno aderenti, più scollati e senza maniche sono più adatti per la gare più lunghe come i medi e i lunghi.

Il regolamento FITRI

Per quanto riguarda le gare disputate in Italia il regolamento della FITRI, Federazione Italiana Triathlon, ci dà indicazioni precise sui modelli che devono essere utilizzati  per le gare che fanno parte del circuito.

La divisa infatti deve coprire entrambe le spalle dell’atleta e il torso. Deve essere sempre chiusa davanti e può essere aperta soltanto sul dorso, dalla vita in su. Se è comunque  possibile scegliere un tipo di divisa con apertura posteriore o anteriore, è quindi utile tenere presente che durante la gara una zip anteriore non potrà essere aperta nel caso si volesse trovare sollievo dal caldo.

Per le gare di Campionato Italiano e per i Circuiti Federali  è obbligatorio il body in un unico pezzo mentre per le gare su distanze superiori all’Olimpico è consentita anche la divisa di gara in più parti. Per tutte le altre gare è preferita la divisa di gara in un unico pezzo, ma, nel caso in cui si scelga la divisa spezzata, le due parti devono sovrapporsi senza scoprire alcuna parte del torso.

La muta e la divisa

La muta utilizzata nella frazione natatoria è anch’essa specifica per il triathlon e formata da  uno strato di neoprene solitamente non superiore ai 5 mm. Secondo il regolamento FITRI la muta rappresenta soltanto un equipaggiamento supplementare all’uniforme di gara dell’atleta e infatti può essere impiegata solo quando previsto.

L’uso della muta è obbligatorio quando la temperatura dell’acqua è al di sotto dei 15.9°C, mentre è proibito quando la temperatura supera i 20-24.6°C (a seconda del tipo di gara e delle distanze previste). È invece facoltativo quando la temperatura è compresa tra questi i due valori. Solitamente in questo caso tutti gli atleti utilizzano la muta, che per il suo materiale aiuta il galleggiamento.  

Nei casi in cui non si possa usare la muta la scelta del body diventa rilevante anche per la frazione del nuoto. infatti potrebbe essere preferibile un body che abbia migliori qualità di scivolamento e galleggiabilità. Anche su questo punto, tuttavia, bisogna fare attenzione al regolamento. La  divisa di gara, o il costume intero che può essere utilizzato sopra di essa, devono essere costituiti al 100% da materiali tessili come nylon o lycra e  non possano essere composti, neanche in parte, da elementi di materiale plastico. Non sono consentiti inserti in neoprene o poliuretano.

Allenamento:

Ovviamente, quando le si allena singolarmente, è possibile utilizzare l’abbigliamento tecnico specifico per ognuna delle tre diverse discipline del triathlon. È però utile avvalersi del body quando ci si allena sulle diverse frazioni in combinazione, sia per abituarsi al suo utilizzo, sia per velocizzare le transizioni esercitandosi con l’equipaggiamento di cui si disporrà in gara.

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